Savio 100. Il mito del cavallino tra Baracca e Ferrari

Il convegno racconta le circostanze, mette ordine ai fatti umani e sportivi noti e meno noti, ricerca i passaggi artistici che caratterizzano la genesi del cavallino rampante, uno dei simboli più conosciuti al mondo. Per la prima volta si vuole percorrere la sua storia con un approccio storico e artistico compiuto, coniugandolo con il racconto dell’Enzo Ferrari umano e poi leggendario, come è stato conosciuto dagli ospiti straordinari che parteciperanno.

Si parlerà dei fatti avvenuti dal 1923 al 1932, dalla prima vittoria della vita del 25enne pilota Enzo Ferrari e dal primo incontro con Enrico Baracca, fino al 9 luglio 1932 in cui alla 24 ore di Spa, in Belgio, compare sul cofano di un’auto della Scuderia Ferrari il cavallino rampante.

Il disegno del simbolo si evolve e cambia forma dal ‘23 al ‘32, partendo da quello dei Baracca che deriva dal Piemonte Reale Cavalleria, corpo di appartenenza di Francesco Baracca, fino a giungere a quello apparso sulla Alfa Romeo 8c 2300 MM di Brivio e Taruffi a Spa.

Il Museo Baracca di Lugo è l’istituzione che ha coordinato i lavori di ricerca documentale, con la collaborazione e la scrittura di Luca Dal Monte.

Interventi

• Saluti istituzionali del Presidente della Regione Stefano Bonaccini, alla presenza dei sindaci delle città di Lugo, Ravenna, Imola e Modena, delle autorità civili e militari
• Testimonianze di Piero Ferrari (figlio di Enzo Ferrari), Giancarlo Minardi (fondatore scuderia Minardi F1, presidente di ACI Ravenna e Formula Imola) e Pino Allievi (giornalista tra i più noti della Formula 1 e del mondo dell‘auto in campo internazionale)
• Intervento di Luca Dal Monte, scrittore: La prima vittoria di Enzo Ferrari al circuito del Savio, le sue vicende sportive e manageriali dal 1923 al 1932
• Intervento di Gian Luca Tusini, critico d’arte: L’evoluzione del cavallo rampante, dal Piemonte Cavalleria alle auto della Scuderia, arte e simbologia.

Modera Maria Leitner, giornalista Rai Tg2.