Cultura Imola

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copertina di 2 Dì Cinema: UNA FEMMINA
@ Cinema Centrale sala BCC, via Emilia 210/A

2 Dì Cinema: UNA FEMMINA

Cena+Cinema. Cinema Centrale in collaborazione con CINEMAINCENTRO

UNA FEMMINA di Francesco Costabile 

In occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, e in collaborazione con l’Associazione Libera contro le mafie

Il regista sarà presente in sala


Un esordio toccato dal fuoco. Francesco Costabile, classe 1980, affida al primo lungometraggio la promessa di un cinema coraggioso e ribelle. La scelta del tema - sfondo sociale, approccio tragico, risvolto politico - non è da sottovalutare, ma non fa modello. Racconta una sensibilità, semmai. Perché Una femmina è la storia difficile e segreta delle donne - figlie, madri, mogli - nelle famiglie affiliate alla ndrangheta; è di interesse e valore perché non ha intenzione di glorificare l’epica o la gerarchia del potere criminale, azzera il discorso per raccontare chi subisce questa realtà parallela, disinteressandosi del resto. La scelta è fortunata per il film, ma sofferta per la fattualità che la storia manifesta. Come nel film A Chiara, di Jonas Carpignano, è ancora una giovane ribelle (Costabile dedica loro il film: “a tutte le donne ribelli”) a rompere il circolo vizioso di famiglia, ma anche di un certo cinema che nel tempo, da racconto di realtà, si è fatto genere. Il soggetto di Una Femmina si deve all’opera di Lirio Abbate Fimmine ribelli. Come le donne salveranno il paese della ndrangheta, a cui Costabile infonde immagini di impressionante valore allegorico e dai risvolti sociali, trovando nel volto di Lina Siciliano, anch’essa esordiente, l’innesco per una storia avviluppata nelle fiamme di un mondo parallelo ma vicino di casa. 

 

Lina Siciliano è Rosa, giovane ragazza di un paesino calabrese perso tra fiumare secche e monti. L’orizzonte è un confine, annuncia la fine del mondo. Non c’è niente oltre la vita di casa, a badare le bestie, ad aiutare lo zio e il cugino in faccende dubbie ma a lei inaccessibili. A tavola, assieme allo sguardo torvo della nonna, siede la percezione sibillina che questa vita sia un imbroglio, che persino i giochi col cugino covino una dinamica predatoria. Nel passato di Rosa abita un trauma, il mistero della morte nasconde le fattezze oscure della famiglia. La ‘Ndrangheta non appare e al contempo è in ogni scena: non si pronuncia, non si rivela se non in qualche scornata tra boss; è un’ombra da cui Rosa non può fuggire ma che a tempo debito affronterà in una vendetta incendiaria. Il percorso di Rosa è difficile e coraggioso, uno scontro diretto al mondo - per sua natura maschile - della ‘Ndrangheta, incarnato anche nell’ambiguità maligna della nonna. Il suo è un personaggio che abbandona allo sconforto, perché è il sigillo di una realtà immutabile. Da anziana della casa, è guardiana dell’antico perpetrarsi di forme di ingiustizia, certe come le stagioni. Francesco Costabile affronta l’ambiguità con una regia volta al dubbio. La profondità di campo confonde i soggetti, le lenti propongono un gioco di sfumature che spezzano le immagini in macchie indecifrabili. I vicoli si tingono del calore delle lampade alogene e i veicoli che sfrecciano nei campi pennellano di arancio l’erba insecchita del sole: si annuncia un incendio. E’ la storia di Rosa in lotta con il mondo, il suo. 

 

Biglietto intero € 7, ridotto (over 65) € 6, ingresso con tessera associativa (valida fino al 31/12 costo 2 euro) € 5. 

L’iniziativa Cena+Cinema permette di cenare nelle sere di proiezione nei seguenti locali al prezzo convenzionato di € 16 (comprensivo di ingresso al cinema):

  • Vivanderia
  • La Tavernetta
  • Spanizzo Pizzeria Spaghetteria
  • Osteria Civico 1

La rassegna è possibile grazie al Contributo della Città di Imola e al supporto de la BCC