Cultura Imola

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copertina di Il piacere è tutto mio
@ Teatro Dell'Osservanza, via Livia Venturini 18 40026 Imola

Il piacere è tutto mio

Nell'ambito della rassegna Cinema Osservanza

Il piacere è tutto mio

regia: Sophie Hyde
durata: 97'
Gran Bretagna, 2022


Un'insegnante in pensione, vedova, si rivolge a un'agenzia di gigolò e sceglie di incontrare Leo Grande. Tra i due nascerà un rapporto di fiducia che porterà Nancy a riscoprire sé stessa.

Tutto in una camera d'albergo: Nancy Stokes, insegnante in pensione, ha finalmente deciso. Dopo la morte del marito, che a letto non l'ha mai soddisfatta, è tempo di svelare i tanti misteri che il sesso ancora le riserva. Per questo ha fissato appuntamento per una sessione con Leo Grande, accompagnatore, intrattenitore e terapeuta del sesso che promette di darle ciò che non ha mai avuto. Quando la porta si apre, però, Nancy si rende conto che mettersi a nudo di fronte a uno sconosciuto non sarà poi così facile.

Commedia brillante a sfondo sessuale che non disdegna un livello più profondo di analisi psicologica attorno ai temi di identità e sviluppo di sé, 'Il piacere è tutto mio' diverte e coinvolge grazie ai dialoghi vivaci e serrati, magistralmente condotti da una Emma Thompson in grande spolvero che si ritaglia un ruolo memorabile. Le fa compagnia il giovane attore irlandese Daryl McCormack, in una di quelle prove che rischiano di far da battesimo a una star del futuro. Insieme duettano a colpi di gag, fraintendimenti, approcci falliti e - pian piano - una conoscenza più intima che tradisce i propositi iniziali di un rapporto professionale e di due identità fittizie. Nella sceneggiatura della comica e autrice televisiva Katy Brand, l'ambientazione quasi totale della camera d'albergo (in una serie di incontri ripetuti) diventa il terreno levigato e artificiale di una battaglia per la definizione e il controllo delle proprie fantasie. Leo, professionista inappuntabile, le prova tutte per metterla proprio agio e farle scoprire le meraviglie dei sensi che la donna cerca da una vita. Nancy, dal canto suo, non riesce a conciliare mente e corpo né a concepire come il ragazzo possa vivere il suo mestiere così serenamente. Spesso si parla di prove d'attore "coraggiose", e in particolare quella di Thompson non può non considerarsi tale, per quanto il termine sia trito. Nel mettersi letteralmente a nudo davanti a uno specchio, l'attrice si fa carico del peso di conversazioni scomode non solo sulla sessualità, ma sul corpo delle donne, in particolare di una certa età, e di come e quanto esso possa mostrarsi. La regista Sophie Hyde asseconda il tutto con una visione fresca e contemporanea della "sex positivity", e una messa in scena pulita ed essenziale che lascia ampio spazio all'esercizio teatrale tra i due protagonisti. Tutto, nel film, è raffinato all'ennesima potenza - dalla perfezione letterale di McCormack, che riesce ad accompagnare una celebrazione leggera e ariosa del suo corpo fatto oggetto, a quella paradossale di Thompson, che fa sembrare ogni reazione nervosa e ogni smorfia parte di una coreografia calibrata al millimetro. Poco male, perché 'Il piacere è tutto mio' è esso stesso una dissezione del vero e del finto, e soprattutto riesce nella missione di parlare di temi scomodi con una dolcezza e tenerezza di fondo che non può che catturare l'animo dello spettatore.